Tecnica di Manipolazione Fasciale

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In cosa consiste la tecnica di manipolazione fasciale?

La Manipolazione Fasciale è una metodica di terapia manuale utilizzata per il trattamento di dolori muscolo-scheletrici e disfunzioni viscerali attraverso il trattamento di specifici punti presenti su tutta la superficie corporea denominati Centri di Coordinazione. Questi punti sono la sede primaria della tensione e rigidità muscolare che genera il sintomo doloroso e vengono trattati con i polpastrelli, le nocche o il gomito in base alla zona interessata.

Le principali cause di alterazione dei Centri di Coordinazione sono meccaniche (traumi, fratture, interventi chirurgici, sovrauso: posture, movimenti lavorativi e/o sportivi), chimiche (alimentazione, farmaci) e fisiche (freddo, vento, umidità). La Manipolazione Fasciale si prende cura della persona nella sua globalità analizzando i diversi disturbi presenti con l’obiettivo di ricercare la causa del problema del paziente e ripristinare il fisiologico equilibrio tensionale, il corretto scorrimento fra i diversi piani fasciali normalizzando così la funzionalità muscolare e articolare e garantendo la scomparsa del sintomo doloroso.

Tramite la Manipolazione Fasciale è possibile trattare patologie in fase sia acuta che cronica come:

Tramite questa metodica è possibile trattare anche disfunzioni viscerali come:

Approfondimento sulla tecnica

La fascia come direttore d'orchestra

La fascia è una membrana fibrosa che si estende in tutto il corpo immediatamente sotto la pelle che avvolge e penetra i muscoli, le articolazioni, i nervi, i tendini e gli organi interni. E’ tra i tessuti più innervati del corpo umano ed anche quello che invia le maggiori informazioni al sistema nervoso centrale. Per questa ed altre ragioni è molto spesso implicata nella genesi dei vari dolori sia articolari che muscolari o tendinei e in tanti disturbi viscerali.

La novità della Manipolazione Fasciale consiste nel considerare la fascia come direttore d’orchestra del movimento in grado di controllare tutte le variabili che ci sono in un gesto motorio.

Il ruolo innovativo del dolore

 Per molto tempo il compito di sincronizzare il movimento è stato attribuito al sistema nervoso centrale, questo comportava nella pratica clinica un’attenzione quasi esclusiva alle conseguenze, al dolore inteso come malattia, da aggirare con l’utilizzo di farmaci analgesici. La Manipolazione Fasciale invece utilizza il dolore per comprendere la causa della disfunzione e indaga le associazioni tra le diverse patologie del paziente impostando un trattamento globale personalizzato. Il dolore è un segnale importante e un vantaggio dal punto di vista terapeutico: attraverso il dolore l’organismo ci segnala i limiti del nostro corpo permettendoci di preservarne l’integrità. Coprendo con gli analgesici il segnale di aiuto che ci manda il nostro corpo, il gesto motorio dannoso torna possibile e il conflitto articolare rischia di evolvere in una lesione. Il Fasciaterapeuta usa il dolore come uno strumento diagnostico e una volta compresa la sua natura agisce sulla fascia con l’obiettivo di prevenire la lesione e normalizzare la funzionalità muscolare, eliminando il sintomo doloroso ed evitando che questo si ripresenti.

I centri di coordinazione e la densificazione

La Manipolazione Fasciale identifica nella Fascia Corporis particolari punti, denominati Centri di Coordinazione capaci di suscitare e se trattati di alleviare o risolvere la sintomatologia dolorosa. Ogni Centro di Coordinazione, situato nella fascia propria del ventre muscolare, è correlato a un centro di Percezione localizzato a livello articolare. Su quest’ultimo, nella condizione patologica si avverte il sintomo doloroso. La ricerca delle Densificazioni fasciali sarà sempre focalizzata sui Centri di Coordinazione responsabili della disfunzione e su di essi sarà concentrato l’intervento manipolativo attuo al ripristino della fisiologica omeostasi tensionale.

 

La densificazione è un accumulo di fibre neocollagene prodotte dalla fascia per riparare le lesioni dovute a eccessive sollecitazioni meccaniche (traumi, sovrauso), chimiche (alimentazione, farmaci) e fisiche (freddo, vento, umidità). Questa riparazione o compenso serve a dare un precario equilibrio all’organismo. L’omeostasi che ne deriva non è fisiologica per cui spuntano alterazioni strutturali e funzionali, nonché sindromi dolorose. La causa, non è da ricercare nell’area di manifestazione sintomatica, ma nella Fascia. Questo è un vantaggio dal punto di vista terapeutico perché la fascia si può manipolare. L’osso, il muscolo, il nervo non sono malleabili dall’esterno, non sono deformabili.

Simone Cozzi fisioterapista firenze

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Com’è impostato il trattamento?

Ascolto attivo del paziente, della sua storia clinica e delle patologie tuttora in atto. L’anamnesi recente, soprattutto in presenza di disfunzioni croniche trova in quella remota le sue origini. Diventa così indispensabile venire a conoscenza di fratture, traumi, interventi chirurgici e dolori pregressi.

  • Raccolta dati

    Ascolto attivo del paziente, della sua storia clinica e delle patologie tuttora in atto. L’anamnesi recente, soprattutto in presenza di disfunzioni croniche trova in quella remota le sue origini. Diventa così indispensabile venire a conoscenza di fratture, traumi, interventi chirurgici e dolori pregressi.

  • Ipotesi di piano di lavoro

    Sui dati raccolti viene elaborata una prima ipotesi fisiopatologica che restringe il campo dei punti sui quali concentrarsi.

  • Verifica motoria e palpatoria

    Sono indispensabili a convalidare l’ipotesi di trattamento elaborata durante la fase precedente. La verifica motoria testa la presenza di limitazioni nell’escursione articolare, deficit di forza muscolare e l’insorgenza dei sintomi durante il movimento dei distretti esaminati rispetto ai tre piani spaziali. La palpazione dei centri di coordinazione ritenuti responsabili della disfunzione confermerà o meno la presenza di Densificazioni Fasciali.

  • Trattamento

    Mira al ripristino del fisiologico equilibrio tensionale proprio del sistema fasciale. La manovra manipolativa, sviluppando attrito e calore profondo, ripristina il corretto e vicendevole scorrimento fra i diversi piani fasciali, normalizzando così la funzionalità muscolare ed articolare e garantendo la scomparsa del sintomo doloroso. Scelta la corretta combinazione di Centri di Coordinazione da trattare, si utilizzano gomito, nocca o polpastrello per insinuarsi tra le diverse strutture fasciali fluidificando la sostanza fondamentale dei tessuti connettivi.

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